In memoria dei medici caduti durante l’epidemia di Covid-19

Medici e pazienti «Proteggiamo i figli coi vaccini»


Pubblicato il 07 Marzo 2015


La Gazzetta del Mezzogiorno

«Proteggiamo i nostri figli, vacciniamoli. Ma vacciniamoci anche noi secondo il "calendario della vita" che suggerisce una sequenza logica di somministrazione di vaccini che proteggono da malattie, invalidità, morte».

Questo il messaggio lanciato dal convegno organizzato a Bari dall'Associazione mogli di medici italiani (Ammi) presieduta dalla prof. Franca Bellizzi. Sulla scia di false notizie e poi smentite, le vaccinazioni hanno avuto un calo pericoloso dal 2013, anno in cui quelle contro morbillo, rosolia, parotite, varicella sono scese dal 90,5% all'88,1 % e le nuove opposizioni circa 5mila. «Lo scorso anno, dopo notizie di morti attribuite irrazionalmente alla vaccinazione, ha registrato una fuga dalla pratica vaccinale (meno del 50% rispetto al 72% registrato negli anni precedenti) che - ha detto Filippo Anelli, presidente Ordine dei Medici - è causa del raddoppio dei casi di influenza, di 57 pugliesi (anche 40 bambini) finiti in rianimazione e sottoposti a trattamenti di emergenza e rischi successivi, molti decessi». Anelli ha anche esternato il mea culpa a nome dei tanti medici che non usano vaccinarsi: un cattivo esempio oltre che un rischio per se stessi ed i malati che visitano. «Bisogna evitare - ha detto Danila De Vito (Igiene, Università di Bari - che i microbi cattivi circolino ed infettino. Lo si ottiene quando almeno l'80% della popolazione interessata sia stata vaccinata». La sicurezza dei vaccini è sempre più garantita: progettati al computer e sperimentati con tecnologie di avanguardia, rendono inoffensivi germi che prima pareva impossibile combattere